P. Paolo Cortesi riceve l'Onoreficenza del Presidente della Repubblica

P. Paolo Cortesi riceve l'Onoreficenza del Presidente della Repubblica

Padre Paolo Cortesi, parroco della città di Belene, colui che ci sta incoraggiando a credere che con le nostre forze è possibile trasformare l'ex lager comunista "Belene" in un luogo di memoria per le vittime della dittatura totalitaria, ha ricevuto oggi il l'Onoreficenza del Presidente della Repubblica di Bulgaria.

Ciò si è svolto simbolicamente subito dopo la cerimonia nella quale il Presidente Rosen Plevneliev ha insignito 30 medaglie al valor civile, alla memoria di 30 partigiani anti-comunisti, i cosiddetti "Goriani".

Il Capo dello Stato ha onorato il sacerdote cattolico per "il suo contributo allo sviluppo della società civile, per il notevole contributo alla trasmissione della conoscenza del passato totalitario e il lavoro incessante in onore delle vittime del regime comunista".

Padre Paolo Cortesi vive da cinque anni in Bulgaria, e nel 2014 ha avviato il Comitato Popolare per la realizzazione di un Parco memoriale alle vittime del comunismo, sul luogo del secondo blocco del gulag di "Belene". Negli ultimi tre anni, lui ed i suoi collaboratori nella città di Belene sono diventati forza trainante sia di questa iniziativa, sia della commemorazione annuale, che ha acquisito nuovo significato e forma.

Il presidente Rosen Plevneliev ha indicato Padre Cortesi come "una persona davvero eccezzionale, un meraviglioso esempio di umanità e di aggregazione."

"Padre Paolo non è solo il cuore, l'anima e il motore della comunità cattolica di Belene, ma è una persona ben nota a tutti i sostenitori della costruzione della conoscenza storica e della memoria, necessaria per garantire solide basi alla democrazia in Bulgaria. Amico, leader con un cuore aperto", ha detto Rosen Plevneliev nel suo discorso alla cerimonia.

Il capo dello Stato ha sottolineato che il sacerdote è anche rettore del santuario "Eugenio Bossilkov" a Belene, e che lavora in un luogo stupendo, che l'elite comunista ha trasformato nel cimitero dell'elitè intellettuale bulgara con la creazione del campo di concentramento sull'Isola Persin nel 1949.

"Padre Paolo Cortesi lavora tenacemente per una grande umanitaria causa bulgara - sul luogo del campo di concentramento di Belene realizzare un parco memoriale per le vittime della violenta repressione del regime comunista", ha detto Plevneliev.

Egli ha sottolineato che, purtroppo, la Bulgaria è l'unico paese europeo che non ha ancora un adeguato complesso memoriale per le vittime del totalitarismo.

Padre Cortesi è anche il creatore della "Fondazione Isola di Belene", la quale si dedica alla creazione di una oggettiva e pubblica valutazione del regime comunista, e che partecipa attivamente al dibattito pubblico sulla riflessione del passato comunista totalitario.

"Questa onoreficenza non è solo per me, ma per le centinaia di migliaia di vittime del regime totalitario comunista, per i loro familiari che ancora oggi stanno soffrendo", ha detto a sua volta Padre Cortesi.

"In secondo luogo, accolgo questa medaglia a nome di tutti coloro che lavorano per questa causa, perché io non sono solo. Molti degni bulgari lavorano per essa e per la memoria delle vittime", ha aggiunto.

Il sacerdote ha notato che negli ultimi anni "abbiamo cercato di portare Belene a un livello europeo, e renderlo un posto sempre più bello per la memoria delle vittime."

Infine, si è rammaricato che il mandato del Presidente scade, "perché abbiamo lavorato bene insieme e condividiamo gli stessi valori".

Padre Cortesi ha quindi invitato il Presidente ad aderire come membro alla "Belene Island Foundation". "La aspettiamo ancora a Belene, Lei sarà sempre il benvenuto. Continuerò ad innaffiare le rose che abbiamo piantato insieme quest'anno, esse sono ancora vive", ha concluso padre Cortesi, accompagnato dagli applausi degli ospiti ufficiali, presenti alla cerimonia nella Sala dello Stemma della Presidenza.

Tra loro c'erano il nuovo Ambasciatore d'Italia, On. Stefano Baldi; il Vescovo mons. Hristo Proykov; il Segretario della Nunziatura Apostolica, mons. Baldovino; il sindaco della città di Belene, Milen Dulev; e Mihail Marinov, Presidente della "Belene Island Foundation".