Il 26 luglio 1947 il cardinal Tisserant comunica al Superiore Generale dei Passionisti che papa Pio XII ha nominato come vescovo di Nicopoli il padre Eugenio Bossilkov.
P. Eugenio confida ad alcuni amici i sentimenti di meraviglia ed umiltà per questa nomina, chiede preghiere per essere un buon pastore e per essere capace di amare il popolo a lui affidato. Si prepara alla consacrazione episcopale con un corso di esercizi spirituali.
Il 7 ottobre 1947 è consacrato Vescovo di Nicopoli nella cattedrale di Russe, in mezzo alla gioia del popolo. Vescovi consacranti sono monsignor Ivan Romanov di Plovdiv, di rito latino, e due vescovi di rito orientale, mons. Ivan Garufalov e mons. Kirill Kurtev. Alla celebrazione sono presenti mons. Francesco Galloni, reggente della Delegazione Apostolica, alcuni coraggiosi rappresentanti delle autorità civili e una grande fola di fedeli da tutta la Diocesi.
Mons. Eugenio scrive poco dopo alle sue benefattrici in Olanda: “In un attimo vidi la mia giovinezza davanti ai miei occhi, i miei cari genitori, i primi anni dei miei studi… Tutto mi sembrò un sogno! Io Vescovo… il piccolo Vincenzo e più tardi il vivace e sempre scherzoso studente… eppure è così: è un grande favore di Dio e ci si sente piccoli di fronte ad una grazia così grande”.
Lo stemma episcopale scelto da mons. Bosilkov esprime profondamente le sue convinzioni umane e cristiane. Nel campo di destra il leone, simbolo nazionale bulgaro, allude chiaramente al legame fra la sua azione pastorale ed il suo popolo. A sinistra, in basso, la pianta del basilico, in bulgaro “bossilek”, che ha dato origine al suo cognome. In alto la colomba, portatrice di pace. Sopra un cuore sormontato dalla croce, segno dei Passionisti, e sotto il motto “Giustizia e carità”.
All’inizio del suo ministero, la Diocesi di Nicopoli ad Istrum conta circa 25.000 cattolici, 31 sacerdoti e 7 fratelli religiosi, 123 religiose, 25 chiese e cappelle pubbliche, tre collegi, e un seminario.