Nel 1924, dopo dieci anni di assenza, Eugenio torna in Bulgaria e riabbraccia i suoi cari, i confratelli e gli amici di Belene. E’ insieme ad altri quattro giovani studenti, a tre sacerdoti e a due religiosi fratelli e va nella comunità di Russe nel nuovo convento. Qui completa gli studi di teologia. Viene ordinato sacerdote dal vescovo passionista mons. Damiano Theelen il 25 luglio 1926, nella Cattedrale di Russe.
Giovane spiritualmente e culturalmente ben formato, di intelligenza aperta, favorito dalla conoscenza di tredici lingue (bulgaro, russo, romeno, olandese, fiammingo, latino, greco, ebraico, francese, tedesco, inglese, spagnolo, italiano), nel 1927 è inviato dai superiori a perfezionare gli studi a Roma, presso il Pontificio Istituto Orientale. Risiede nella casa generalizia dei Passionisti, presso la Basilica dei santi Giovanni e Paolo sul monte Celio.
Nel 1929 torna in Bulgaria e lavora appassionatamente alla tesi di laurea. Il 20 marzo 1931 è di nuovo a Roma, e il 2 gennaio 1932 è pronto per la difesa della tesi: “L’unione dei Bulgari con la Chiesa Romana nella prima metà del secolo XIII”. E’ un’esposizione critica dell’argomento, trattato fino ad allora quasi esclusivamente da studiosi ortodossi. La tesi è pervasa da un forte spirito ecumenico e dal desiderio che i cristiani formino un solo ovile sotto un solo Pastore, secondo l’ardente desiderio di Gesù.