Il 14 marzo 1937, Papa Pio XI promulgò l'enclica "Mit Brennender Sorge": è la scomunica del "cristianesimo tedesco" e della "superiorità della razza" teorizzate dal Terzo Reich. Pochi giorni dopo, il 19 marzo, con l'enciclica "Divini Redemptoris" il pontefice scomunicò anche il comunismo ateo regnante in Unione Sovietica. La repressione hitleriana contro i cattolici risulta essere stata particolarmente feroce soprattutto e anzitutto in quella Polonia rivendicata e poi invasa dal Reich. La Polonia dei lager, primo fra tutti quello di Auschwitz-Birkenau a Oswiecim, luogo del supremo martirio di cristiani e di ebrei a cominciare dal frate minore conventuale san Massimiliano Kolbe (1894-1941) e dalla suora carmelitana scalza santa Teresa Benedetta della Croce, al secolo Edith Stein (1891-1942). Alla fine della Seconda guerra mondiale, le vittime cattoliche polacche mietute dai tedeschi contano 4 vescovi, 1996 sacerdoti, 113 chierici e 238 religiose. I deportati nei campi di prigionia e di sterminio sono stati in totale 3642 sacerdoti, 389 chierici, 341 conversi e 1117 suore.
Papa Giovanni Paolo II ha beatificato il 13 giugno 1999 a Varsavia, durante il suo settimo viaggio apostolico in Polonia, 108 martiri vittime della persecuzione contro la Chiesa polacca, scaturita durante l'occupazione nazista tedesca, dal 1939 al 1945